Coltivazione del mirtillo : fra i piccoli frutti facile da coltivare tranne che per un particolare

La coltivazione del mirtillo, fra i piccoli frutti uno dei più qualitativi e noti, può essere fatta con diversi tipi di mirtillo.

Infatti abbiamo la coltivazione del mirtillo rosso che  si trova in impianti intensivi soprattutto in Germania e  nei paesi del Nord Europa.

Più diffusa invece è  la coltivazione del mirtillo gigante americano e anche in Italia si hanno diverse coltivazioni intensive e amatoriali di questo tipo di mirtillo molto ricercato sia come frutta fresca che come frutta da trasformare in succhi e marmellate.

Ultimamente si sta diffondendo fra gli appassionati della nostra penisola la coltivazione del mirtillo siberiano che  abbisogna di un terreno meno acido rispetto alle altre specie di mirtilli.

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 La pianta del mirtillo: descrizione

mirtillo

Il mirtillo appartiene alla famiglia delle Ericacee e al genere Vaccinium che comprende circa 130 specie.

La coltivazione del mirtillo selvatico viene attuata molto poco specie nel nostro paese dove invece sono diffuse le varietà domestiche del mirtillo gigante americano.

In questo post darò la descrizione delle varietà coltivate sia del mirtillo rosso, che di quello gigante americano e anche  di quello siberiano che più di tutti si avvicina alle varietà selvatiche che ancora oggi vivono in Siberia.

Anche per quanto riguarda la coltivazione del  mirtillo rosso l’aspetto degli esemplari selvatici è molto simile a quello delle varietà coltivate.

Il mirtillo rosso è  chiamato botanicamente Vaccinium vitis-idaea e si presenta come un piccolo arbusto sempreverde con bacche di colore rosso a maturità.

L’ habitat  delle sue varietà selvatiche è quello delle foreste del Nord dell’Eurasia settentrionale e del Nord America e si estende dall’area temperata sino alle regioni sub-artiche.

In Italia è reperibile allo stato selvatico lungo tutto l’arco alpino dai 1000 metri di altitudine sino ai 2000 metri di altezza.

Si presenta come un arbusto basso di altezza variabile dai 10 ai 30 cm con fusti legnosi poco ramificati.

Le foglie sono picciolate, di forma ovale e di consistenza rigida e coriacea con colore verde scuro nella pagina superiore mentre quella inferiore è di colore verde chiaro.

I suoi fiori, che fioriscono nella seconda metà dell’estate, sono a forma di campanula, formati da 4 petali bianco rosati, sono penduli e possono trovarsi singoli o riuniti in piccoli gruppi.

Il mirtillo rosso fruttifica con bacche rotonde di piccola pezzatura prima biancastre  e poi di colore rosso vivo che si scurisce a maturazione avvenuta.

Queste bacche che formano piccoli gruppi hanno polpa acidula piena di minuscoli semi.

Sino a non molto tempo fa si raccoglievano allo stato selvatico, oggi sono oggetto di coltivazione del mirtillo rosso in modo intensivo.

Le varietà coltivate  hanno bacche  di pezzatura più grande,  1-2 cm circa,  invece dei  0,5 cm di diametro delle varietà selvatiche.

Per il resto la struttura di questo particolare tipo di mirtillo risulta la stessa sia nelle varietà domestiche che nel tipo selvatico.

Invece il mirtillo nero selvatico, sia nel tipo americano (Vaccinium agustifolium) che in quello europeo (Vaccinium myrtillus) rispetto al mirtillo gigante americano, che nelle sue varietà domestiche è la specie di mirtillo più coltivata, presenta  notevoli differenze.

Il mirtillo nero selvatico che troviamo spontaneo sulle montagne sia europee che dell’America del Nord  è un piccolo arbusto alto dai 20 ai 40 cm tipico delle zone di montagna dove si sviluppa in colonie ad un’altitudine compresa fra i 500 e i 2000 metri.

I rami sono angolosi e ramosi, le sue foglie sono ovali, coriacee e divengono giallo rossastre in autunno prima di cadere.

Fiorisce in  maggio con fiori campanulati  dai petali bianchi o bianco rosati saldati fra di loro.

I frutti maturano a partire da luglio  e ad agosto e sono bacche nero bluastre  ricoperte da un  sottile strato di purina con polpa colorata.

In America esistono anche popolazioni di un’altra specie di mirtillo quello gigante americano selvatico che vengono chiamate “highbush” per distinguerle dall’altra specie di mirtillo presente in America che è quella molto simile alla specie selvatica che si trova anche in Europa.

Il mirtillo gigante americano sconosciuto allo stato selvatico in Europa presenta, rispetto al tipo di mirtillo spontaneo europeo, notevoli differenze.

La coltivazione del mirtillo in Europa si è indirizzata principalmente sulle differenti varietà domestiche del mirtillo gigante americano.

Il suo nome scientifico è Vaccinium corymbosum  e questo arbusto perenne in condizioni ottimali di terreno e di clima può raggiungere i due metri di altezza.

Le sue foglie sono medio grandi, ovate con apice appuntito e bordi leggermente seghettati di colore verde scuro che diventa  rosso intenso in autunno prima che  la vegetazione cada.

I suoi fiorellini graziosi e campanulati sono di colore bianco o leggermente rosato e sbocciano in tarda primavera.

I suoi frutti di colore blu nerastro raggruppati in grappoli sono molto più grandi di quelli del mirtillo europeo selvatico e in molte varietà hanno la buccia ricoperta di un rivestimento biancastro (purina) e la polpa di colore verde biancastro.

La coltivazione del mirtillo gigante americano è la più  praticata perché questa specie di mirtillo non solo ha bacche più grandi che raggiungono circa i 2 cm di diametro ma ha una produzione molto maggiore rispetto agli altri tipi di mirtilli.

Infatti una pianta adulta in piena produzione può  dare 4 -5 kg di frutti.

La raccolta è scalare  inizia con le varietà più precoci a fine giugno e si prolunga con le varietà tardive sino a settembre.

Per quanto riguarda invece il mirtillo siberiano, benchè in Russia ne siano state selezionate varietà domestiche, il tipo selvatico non è molto differente dalle varietà coltivate.

Appartiene alla famiglia delle Caprifoliacee e il suo nome scientifico è Lonicera caerulea Kamtschatica e come dice il suo nome le sue origini sono siberiane.

E’ un arbusto perenne a foglia caduca di dimensioni modeste che raggiunge l’altezza massima di 1,5 metri.

Ha foglie opposte ovali lunghe 3-8 cm di un bel verde glauco di  consistenza leggermente cerosa.

Porta all’inizio della primavera fiori campanulati, prodotti a coppie sui germogli, di colore bianco giallastro  che sono profumati e non hanno problemi di impollinazione  anche con temperature sotto lo 0.

Questa è davvero una caratteristica straordinaria che attesta la forza e la rusticità di questa specie alle basse temperature.

Il frutto è simile a una bacca più stretta ed allungata di quella delle altre specie di mirtilli , ha  colore bluastro come quello del mirtillo comune ma con una sfumatura più chiara dovuta anche all’abbondante purina di cui è ricoperto.

Matura presto durante la stagione, a maggio nel nostro clima,   la sua buccia fine e i suoi semi molto piccoli lo rendono un frutto gradevole anche se un po’ acidulo.

La coltivazione del mirtillo siberiano è interessante soprattutto per la rusticità e la precocità della sua frutta che matura all’inizio della primavera quando altri frutti sono poco disponibili.

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Coltivazione della pianta del mirtillo

Mi sono dilungata nella descrizione dei vari tipi di mirtilli non a caso ma per confrontarli per quanto riguarda la loro coltivazione.

Infatti se tutte  le specie di mirtillo vogliono terreno acido questa è una condizione imprescindibile per il mirtillo rosso e per il mirtillo gigante americano.

Non è possibile la coltivazione del mirtillo di questi due tipi se il terreno non presenta una  elevata acidità intorno ai 4- 5,5 di pH inoltre occorre che sia sciolto e ricco di sostanza organica.

Il mirtillo rosso se è possibile è ancora più esigente per quanto riguarda l’acidità del terreno.

Il suo habitat naturale infatti sono le lande acide e umide e si sviluppa in terreni anche poveri.

Quindi per quanto riguarda la coltivazione del mirtillo rosso è importante far analizzare il terreno per vedere se possiede un’acidità sufficiente.

Le due specie mirtillo rosso e mirtillo gigante americano hanno una coltivazione del mirtillo molto simile e inoltre appena è terminata la raccolta delle bacche del mirtillo americano, ai primi di settembre per le varietà più tardive, inizia la raccolta delle bacche del mirtillo rosso.

Però la pianta del mirtillo rosso ha un’altezza decisamente minore quindi la raccolta delle sue piccole bacche risulta più difficoltosa.

In Germania, dove la coltivazione del mirtillo rosso è molto diffusa, un apposito macchinario agevola nella raccolta delle bacche.

Sia il mirtillo rosso che quello gigante americano, i due tipi di mirtillo più coltivati, abbisognano di irrigazioni durante i periodi caldi per aumentare la produzione delle bacche.

Entrambi si giovano di abbondanti apporti di humus o di terra di brughiera che messi sotto le piante in autunno o  all’inizio della primavera apporteranno quell’umidità e fertilità al terreno che permetteranno ai mirtilli di crescere rigogliosi.

Il mirtillo rosso non abbisogna di potatura o per meglio dire ne necessita in misura molto limitata, ci si limita a  togliere  solo i rami rotti o secchi, invece altrettanto non si può dire del mirtillo gigante americano.

La coltivazione del mirtillo americano perché sia produttiva e con bacche di buona pezzatura non può prescindere da una buona potatura.

Questo arbusto va potato molto poco nei suoi primi 3 anni di vita dove ci si limita a togliere i rami secchi o danneggiati.

Invece per quanto riguarda la potatura di produzione occorre effettuare una potatura leggera mantenendo non più di 6 o 7 fusti principali, cercando di dare aria al cespuglio e ricordandosi che il mirtillo produce sui rami di un anno.

Inoltre si eseguono  accorciamenti e diradamenti allo scopo di aumentare la pezzatura delle bacche.

La potatura si pratica in autunno dopo la caduta delle foglie o a fine inverno prima della ripresa vegetativa.

Per quanto riguarda la moltiplicazione sia il mirtillo rosso che quello americano vengono propagati per talea erbacea o legnosa.

La coltivazione del mirtillo, sia rosso che gigante americano, si avvantaggia di un clima fresco specie in estate e di un luogo luminoso ma non in pieno sole l’ideale sarebbe l’ombra leggera specie dove l’estate è calda.

I mirtilli americani per fruttificare abbisognano di un periodo di freddo ad almeno 7° C. che per alcune cultivar può raggiungere le 600 -700 ore di freddo    (varietà con alto fabbisogno di freddo) altre cultivar invece necessitano solo di almeno 300 ore di freddo e si dice allora che hanno un basso fabbisogno di freddo.

I mirtilli sono piante che non temono il gelo invernale anche se intenso ma  possono essere sensibili agli improvvisi abbassamenti termici in fase autunnale.

Sono piante rustiche e poco soggette a malattie quindi la coltivazione del mirtillo se si rispetta il suo bisogno di terreno acido e poche altre accortezze risulta facile.

Il più rustico di tutti è il mirtillo siberiano abituato alle condizioni climatiche estreme siberiane infatti sopporta geli che possono arrivare sino a -30!

E’ più adattabile per quanto riguarda il terreno degli  altri  tipi di mirtilli e cresce anche se l’acidità del terreno non è così elevata.

Però  anche per lui la tipologia di terreno migliore è quella acida, fresca e umosa.

Meglio acquistarne due varietà differenti per una migliore impollinazione e produzione di bacche.

Il mirtillo siberiano  è un arbusto rustico, poco soggetto a malattie, con rami fragili che si spezzano con facilità.

Occorre provvedere ad irrigazioni in estate quando fa molto caldo perché un po’ lo patisce non essendoci temperature torride nelle pianure siberiane ma in quelle italiane a volte sì.

Per quanto riguarda la potatura  non è difficile.

Si eliminano i rami secchi o spezzati e alcuni grossi rami all’interno del cespuglio per dare aria al cespuglio stesso e per svecchiare la pianta.

In pratica si esegue una potatura di diradamento tenendo presente che il mirtillo siberiano produce sui rami di uno o due anni.

L’epoca migliore per potarlo è la fine dell’inverno prima della ripresa vegetativa che avviene precocemente.

La propagazione si effettua per talea legnosa o semilegnosa come per le altre varietà di mirtilli.

La coltivazione del mirtillo siberiano è conveniente anche perché il suo frutto acidulo matura precocemente  in un periodo ancora scarso di frutta fresca.

Inoltre la pianta non essendo attaccata da parassiti e malattie fungine produce un frutto assolutamente naturale.

Un altro piccolo frutto che contiene  tante sostanze benefiche molto utili per la nostra salute è il ribes nelle sue tre varietà la nera, la rossa e la bianca.

Conclusioni

La coltivazione del mirtillo è fra i piccoli frutti una di quelle più facili se però si ha il giusto terreno.

Infatti queste piante hanno la caratteristica di svilupparsi solo su un terreno che abbia particolari valori di acidità.

Il mirtillo siberiano è più elastico a questo proposito e quindi consiglio di  piantare questa specie se il tuo terreno non dovesse avere le caratteristiche adatte.

Inoltre  i mirtilli possono ben figurare anche in giardino oppure in grossi vasi se non si  possiede terreno oppure se il tuo terreno non è adatto alla loro coltivazione.

Sono piante dalla generosa fruttificazione e ne bastano poche per avere un’abbondante produzione specie se  pianti il mirtillo gigante americano.

Per quanto riguarda il mirtillo rosso, poco coltivato in Italia, tieni presente che può essere messo come pianta tappezzante sotto altre piante più alte.

Per esempio sta molto bene sotto i mirtilli americani visto che entrambe le specie prediligono lo stesso tipo di terreno.

Il mirtillo rosso essendo una specie sempreverde che fruttifica subito dopo il suo cugino più grande non solo ha valore ornamentale ma potrai raccogliere ancora mirtilli quando la produzione dei mirtilli americani si sarà esaurita.

Per quanto riguarda il mirtillo siberiano ne ho acquistato due piante e per mia esperienza posso dire  che è una specie che soffre il caldo.

A causa di un’estate torrida, sono in provincia di Novara e per più giorni in estate si superano i 30°C.,  le mie piante hanno avuto bruciature alle foglie.

Per fortuna son piante  robuste e si riprenderanno però temo siano di lenta crescita, le mie due piantine sono alte circa 60 cm, e dopo due anni dall’acquisto sono cresciute proprio poco.

Peccato perché le ho messe vicino ai miei mirtilli americani che rigogliosi vegetano bene e producono abbondante frutta tutti gli anni.

Certo la Siberia è lontana e l’acclimatamento può essere lungo e faticoso ci vuole pazienza.

Tuttavia che appassionata sarei se non avessi la necessaria pazienza?

E’ bello mettere specie insolite nel proprio giardino e poi aspettare di gustarne i frutti che dopo tanta  attesa risultano gradevolissimi anche se sono un po’ aciduli come possono essere le bacche allungate del mirtillo siberiano.

Come al solito ho chiacchierato anche troppo ma non mi stancherei mai di parlare di piante e poi la coltivazione dei mirtilli può dare davvero tante soddisfazioni.

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