Come coltivare le melanzane? Scopriamolo insieme

Le melanzane appartengono alla famiglia delle solanacee, la stessa di cui fanno parte patate, pomodori e peperoni, e hanno origini indiane antichissime, anche se poi sono arrivate in Europa nel Medioevo grazie agli Arabi. Si tratta di un ortaggio molto amato nel nostro Paese, sicuramente uno dei più presenti sulle tavole degli italiani, soprattutto nel periodo estivo/autunnale.

Seguendo alcuni consigli, è tranquillamente possibile coltivare le melanzane nel proprio orticello e, se non se ne dispone, addirittura sul proprio balcone di casa.

Se il clima non è troppo rigido e se il terreno utilizzato è quello giusto, il raccolto può durare alcuni mesi, arrivando fino ai primi freddi.

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Varietà di melanzane

Esistono tante tipologie di melanzana, che si differenziano per diversi aspetti, il più evidente dei quali è il colore (ci sono melanzane scurissime, quasi nere, poi ci sono quelle viola e lilla/violette e persino quelle striate o candide come uova).

Un altro aspetto che le differenzia è la forma: ci sono varietà più tonde, altre molto allungate, altre ancora ovali.

Anche il sapore non è sempre lo stesso, può essere infatti più o meno amaro, così come può cambiare lo spessore della buccia o la quantità di semi presenti.

Le varietà di melanzana differiscono inoltre per quanto concerne il tipo di coltivazione; non tutte hanno bisogno dello stesso spazio per poter crescere, ed alcune tollerano meglio di altre il freddo o l’eccessiva siccità. Infine, esistono delle melanzane precoci, che danno presto i loro frutti, ed altre invece che si definiscono tardive poiché riescono a resistere più a lungo anche nei mesi autunnali.

Prima di scegliere quale tipo di melanzana coltivare, dunque, è sempre bene informarsi chiedendo consiglio a qualche contadino della zona o ad un vivaio specializzato; a quel punto, si opterà per la varietà che meglio si adatta allo spazio di cui si dispone e al clima presente nella propria zona.

Coltivare melanzane nell’orto

Innanzitutto, bisogna sempre considerare che quasi tutte le melanzane necessitano di un clima piuttosto caldo, che non scenda al di sotto dei 13° C nemmeno durante la notte.

Per coltivare con successo le melanzane, la prima cosa da fare è far germogliare i semi in un semenzaio, oppure mettere a dimora le piantine dopo averle acquistate in un vivaio. Di solito è sconsigliato spargere i semi direttamente in un terreno aperto.

La terra andrebbe preparata accuratamente già qualche mese prima, in modo tale che si arricchisca dei vari elementi nutritivi. Successivamente, si procede con la vangatura (circa 30 cm di profondità) e con la fertilizzazione a base di concime organico. Nel caso in cui si utilizzino i semi, è preferibile metterli al riparo in un apposito semenzaio già verso il mese di marzo, non appena sarà cessato il periodo delle gelate. Poi, verso fine aprile, è possibile trapiantare le piantine germogliate nell’orto, sistemandole a circa 15 cm l’una dall’altra (tra ogni fila dovranno esserci almeno 40 cm).

Le piante di melanzane più comuni, di solito, raggiungono un’altezza di circa 80/100 cm e hanno un andamento rampicante, per cui è bene predisporre degli appositi sostegni (canne o bastoni interrati accanto alle piantine). Il ciclo biologico dura più o meno 180 giorni, a partire dal trapianto della piantina fino ad arrivare alla fase produttiva. Nelle prime tre settimane è richiesta acqua in abbondanza (terreno da irrigare più volte a settimana), dopodiché è sufficiente annaffiare le piante solo quando il terreno appare proprio asciutto. É molto importante, per favorire la loro crescita, rimuovere sistematicamente tutte le eventuali erbacce che dovessero comparire nel frattempo (operazione che si chiama sarchiatura), mentre di solito non è necessario aggiungere fertilizzanti se il terreno è già stato concimato a dovere nella fase di preparazione.

Molto importanti sono anche la potatura, che consiste nell’asportare manualmente eventuali rametti secchi che potrebbero sottrarre elementi nutritivi alle piantine, e la cimatura, la quale invece prevede l’eliminazione dei germogli che si formano all’apice delle piante (in modo tale che il nutrimento raggiunga solo le parti utili, in pratica i “frutti”).

In caso di muffe, ticchiolatura e oidio, si possono utilizzare dei preparati a base di sodio per piante orticole.

Le melanzane, in linea di massima, si raccolgono dalla fine dell’estate in poi, avendo cura di aspettare il momento più opportuno: se si tarda troppo, il sapore ne risentirà negativamente.

Coltivare melanzane in vaso

E se non si ha un orto? È comunque possibile, se lo si desidera, coltivare melanzane? La risposta è sì, anche sul balcone o sul terrazzo di casa, nulla vieta di provare a far crescere qualche piantina per poterne assaporare orgogliosamente i frutti.

In questo caso, è certamente consigliabile orientarsi su una qualche varietà che sia un po’ più adatta per poter crescere in vaso anziché in un orto.

I vasi da preferire sono quelli in terracotta, perché sono più traspiranti e favoriscono l’ossigenazione della terra, e quelli piuttosto profondi: le piantine di melanzana hanno infatti radici importanti, dunque necessitano di spazio per potersi sviluppare al meglio.

Sul fondo del vaso è importante che ci sia un adeguato sistema drenante, come ad esempio dei sassolini o delle palline di argilla espansa. Il terriccio da utilizzare è quello per colture, misto a stallatico.

Anche in questo caso, si consiglia prima di preparare con anticipo le piantine tenendole a dimora in un piccolo semenzaio, dopodiché valgono più o meno le stesse regole previste per la coltivazione in orto.

Infine, è molto importante la sistemazione dei vasi, che devono essere ben esposti al sole e devono essere muniti di supporti per favorire la crescita delle piantine.

 

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