La pianta del banano produce uno dei frutti più consumati al mondo

pianta del banano produce fra i frutti esotici quello che più comunemente si trova in vendita qui da noi e che inoltre è presente  sui banchi della grande distribuzione tutto l’anno.

La pianta del banano è una pianta che è molto frequente vedere ai tropici con i suoi caschi di banane quasi mature.

Anche se comunemente la pianta del banano è considerata un albero, in realtà è una gigantesca pianta erbacea e perenne che trova il suo habitat ideale nelle foreste tropicali umide di pianura.

Appartiene alla famiglia delle Musacee che comprende due generi e circa 40 specie.

Col termine di piante di banano da frutto si indicano generalmente i frutti di 3 specie del genere Musa: Musa paradisiaca la più nota e la più valida economicamente, Musa nana e Musa sapientum che più si avvicina alle varietà selvatiche ed è fornita di semi.

Pianta del banano: la descrizione

La pianta del banano è la più grande pianta erbacea dotata di fiore.

Non ha un tronco legnoso come gli alberi ma il suo  fusto colonnare risulta formato dalla porzione basale dei lunghi piccioli delle foglie che si riuniscono in guaine per formare una struttura portante rigida di consistenza carnosa.

Le sue foglie sono di grande taglia con una larghezza che può raggiungere i 60 cm e una lunghezza che può superare i 3 metri.

La lamina fogliare, con una nervatura centrale e ben evidente, è intera ma spesso a causa del vento e dell’età risulta danneggiata e strappata.

All’apice  del fusto chiamato stipite  si apre a forma di corona  un grande ciuffo di foglie che fanno assomigliare questa pianta a una palma.

La pianta del banano può crescere sino a  8 metri di altezza anche se nelle coltivazioni intensive si preferiscono  cultivar più contenute attorno ai 3-4 metri di altezza.

Il fusto cresce da un rizoma e la pianta del banano si riproduce tramite polloni che vengono emessi dal rizoma sotterraneo ricco di gemme.

Quindi la pianta del banano si propaga anno dopo anno in modo orizzontale.

Ogni fusto produce una grossa infiorescenza pendula nota anche con il nome di  “cuore di banana” in casi rari ne vengono prodotte due o più.

Le file di fiori, allineate su un lungo stelo esile, vengono protette da grandi brattee di colore rossastro e sono riunite in grandi grappoli che possono raggiungere il metro.

I fiori femminili che produrranno i frutti  si sviluppano in file più in alto sullo stelo  mentre più in basso abbiamo i fiori maschili.

Nelle zone tropicali dove la pianta del banano viene coltivata intensivamente sono  particolari specie di  pipistrelli che si incaricano della fecondazione.

Ogni notte la brattea situata nella parte più elevata dello stelo si alza mostrando i fiori che si trovano subito sotto di lei.

Si tratta di fiori femminili che i pipistrelli visitano per suggere il nettare che contengono.

Così facendo li fecondano con il polline dei fiori maschili di un altro banano che hanno visitato prima e che portano attaccato al loro corpo.

Il mattino seguente le brattee che si sono sollevate cadono lasciando che i fiori femminili fecondati si trasformino in frutti.

Dopo qualche notte tutti i fiori femminili di uno stelo sono stati fecondati quindi  giungono a  maturazione i fiori maschili situati più in basso che attirano col nettare i pipistrelli.

Un’altra brattea assume la posizione orizzontale e mette in bella mostra i suoi fiori che però non sono femminili ma maschili.

I pipistrelli succhiando il nettare si sporcheranno col polline dei fiori maschili e potranno così fecondare i fiori femminili di un altro banano.

Nella pianta del banano non può avvenire l’autofecondazione perché i fiori maschili e i fiori femminili non sono mai  maturi contemporaneamente sulla stessa pianta.

La fioritura del banano non è legata ad un periodo particolare.

In quelle foreste dove la temperatura è stabile tutto l’anno abbiamo sempre piante di banano in diversi stadi del loro sviluppo e fruttificazione.

I frutti dei banani selvatici risultano non commestibili per l’elevato numero di semi che contengono.

Per ovviare a questo inconveniente varietà di banane senza semi sono state selezionate per il consumo umano.

Lo stelo che ha portato il casco di banane  secca e viene tagliato dopo la loro maturazione.

Si lasciano uno o due polloni che si sono sviluppati vicino a lui e che daranno origine a una nuova fioritura e quindi a nuovi caschi di banane.

Questo è l’unico sistema per la riproduzione dei cloni sterili che costituiscono la totalità delle varietà coltivate i quali non avendo più i semi non possono  riprodursi per via sessuata ma soltanto per via vegetativa.

Questo tipo di riproduzione fa della pianta del banano un  essere vivente  molto longevo.

Praticamente questi cloni sono identici alla prima pianta del banano che venne selezionata senza semi attorno agli anni ’20 del secolo scorso.

Se l’uniformità per il commercio è un pregio  vi è anche il rovescio della medaglia nel senso che siccome i cloni sono tutti identici una malattia che attaccasse uno di loro si propagherebbe a tutti gli altri  senza incontrare ostacoli.

Vi sono già stati casi di gravi epidemie dovute a specifici ceppi di funghi che hanno colpito le piantagioni di banane causando gravi danni.

Sono anni che i genetisti cercano di sviluppare una nuova cultivar resistente ai nuovi ceppi di  funghi che attaccano la pianta del banano ma sinora i risultati sono stati scarsi.

Si spera che le giungle della Nuova Guinea o di qualche altra remota zona tropicale custodiscano un esemplare selvatico di banano non ancora scoperto che incrociato con le deboli varietà domestiche le renda più resistenti alle malattie.

Sinora non è stato trovato le piantagioni intensive di banane sono a rischio e la ricerca continua….

Conclusioni

I frutti esotici come quelli generati dalla pianta del banano hanno un fascino particolare.

Nella nostra immaginazione evocano paesi lontani e giungle sconfinate dove si nascondono non solo animali esotici ma anche un gran numero di esemplari vegetali molti dei quali sconosciuti al di fuori di quei paesi tropicali.

Per esempio non esiste solo la banana che noi  europei mangiano come frutta  ma un altro tipo di banana quasi sconosciuta qui da noi che è più grande, si raccoglie quando la sua buccia è ancora verde e si cuoce.

Si chiama banana platano e riveste una grande importanza per le popolazioni povere di molte zone tropicali  perché è un frutto molto nutriente per il suo  alto contenuto di amidi.

Nei paesi tropicali la banana platano è molto popolare e viene trattata come un ortaggio vale a dire consumata cotta  specialmente in frittura.

Naturalmente se il  frutto della banana platano non è commercializzato in Europa ancora meno si conosce la pianta dal quale deriva e in verità anche la pianta del banano non è molto conosciuta qui da noi.

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