Gli alberi di pesco : descrizione di queste drupacee

Gli alberi di  pesco appartengono alla famiglia delle Rosacee, al genere Prunus e sono delle drupacee.

Gli alberi di  pesco

alberi di pesco

si differenziano in due categorie facilmente distinguibili dai loro frutti.

Infatti gli alberi di pesco che hanno nome scientifico Prunus persica L producono pesche con la buccia  provvista  di una leggera lanugine che però scompare alla maturazione del frutto mentre gli alberi di  pesco dal nome scientifico Persica laevis DC hanno pesche con la buccia completamente liscia chiamate pesche noce o nettarine.

Queste piante appartengono   a una specie caducifoglia che entra in riposo vegetativo durante l’inverno. Hanno dimensioni contenute  infatti possono raggiungere un’altezza massima di   8 metri ma le medie sono di 4-6 metri.

Il tronco è dritto  con corteccia grigia rossastra che tende con il tempo a scurirsi.

Anche i rami, rossastri in gioventù, tendono con il tempo a  diventare più scuri.

Le gemme del pesco sono di due tipi e vengono chiamate gemme a legno e gemme a fiore.

Le gemme a fiore hanno una forma più tondeggiante di quelle a legno e in genere si trovano sui rami di un anno.

Gli alberi di pesco hanno un apparato radicale esteso superficialmente quindi occorre non lavorare in profondità il terreno nelle loro vicinanze.

Le radici dei peschi hanno la particolarità di emettere delle tossine che servono per tenere lontane le radici delle altre piante.

Ecco perché non è consigliabile piantare un albero di pesco dove già vi era una pianta della stessa specie.

Le foglie degli alberi di pesco sono lanceolate, lunghe circa 15-20 cm, di colore verde chiaro,   con venature ben accentuate e con bordo seghettato.

Gli alberi di pesco fioriscono all’inizio della primavera, in marzo primi di aprile e la fioritura può essere danneggiata da gelate primaverili tardive.

I fiori che possono essere isolati o riuniti in mazzetti di 3-4 a seconda della varietà, spuntano prima delle foglie.

Anche la forma del fiore si differenzia a seconda delle cultivar.

Infatti abbiamo varietà che portano fiori con 5 petali grandi, ben aperti e di colore rosa chiaro, mentre in altre cultivar i petali sono piccoli il fiore è campanulato e di  un colore rosa intenso.

Se l’interno del fiore è bianco il frutto che ne deriverà sarà a polpa bianca mentre invece se è di un colore rosa intenso la polpa sarà gialla.

La maggior parte delle varietà è autofertile quindi non necessita di varietà impollinatrici tuttavia alcune varietà sono sterili e abbisognano di un’altra varietà per l’impollinazione.

E’ questo il caso della cultivar J.H. Hale.

L’ impollinazione avviene tramite gli insetti pronubi api e bombi.

Il frutto degli alberi di pesco è una drupa carnosa e rotonda separata in due parti da un solco che ha una profondità variabile ed è chiamato linea di sutura.

La sua buccia è sottile, elastica, liscia nelle pesche noci e pelosa nelle pesche e nelle percoche.

Il suo colore a maturità  è giallo-rossastro più o meno intenso a seconda delle varietà.

La polpa delle pesche è carnosa  di colore   bianco o giallo con striature sanguigne più evidenti nella zona del nocciolo.

In alcune varietà la  polpa si stacca  con facilità dal nocciolo e per questo motivo vengono chiamate pesche  spiccagnole.

La maturazione delle pesche inizia  , nelle zone meridionali, a fine maggio per le varietà più precoci sino alla fine di settembre per le cultivar più tardive.

Il pesco contiene un nocciolo dove al suo interno si trova un solo seme di colore bruno e di sapore amaro a causa dell’amigdalina un glicoside  caratteristico dei semi di alcune  drupacee.

Vi sono particolari tipi di pesche come le percoche o duracine caratterizzate  dall’avere frutti di pezzatura non molto grande e di forma molto regolare.

Essendo la loro polpa più soda delle pesche normali si prestano molto meglio di queste ultime a essere manipolate e a servire per prodotti di trasformazione come le pesche sciroppate.

Un altro tipo particolare di pesca da consumo fresco è la pesca piatta chiamata  pesca Platicarpa.

Ha la particolarità di non  essere rotonda come sono le pesche ma è una varietà che si differenzia per la forma schiacciata del frutto e per questo motivo viene  chiamata pesca piatta.

Le varietà di pesca Platicarpa sono parecchie e queste nuove cultivar hanno incontrato il favore del pubblico  quindi specie in Spagna questo tipo di pesca viene diffusamente coltivato.

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Conclusioni

In questo post ho voluto parlare degli alberi di pesco, della loro struttura e della loro fioritura.

Il pesco non è soltanto un albero da frutta ma è anche una pianta ornamentale per la sua precoce fioritura  primaverile che copre tutta la pianta.

E’ bello anche  come esemplare solitario  dove lo spazio è ridotto perché questa pianta non è di molto ingombro.

Per esempio sta molto bene in un prato di fronte a casa dove diventerà il punto focale sia per la sua fioritura precoce, che annuncia la fine della brutta stagione, sia per l’abbondanza della sua frutta.

Certo è una pianta un po’ delicata che abbisogna di qualche trattamento specialmente dove il clima è umido infatti è facilmente attaccata dalla bolla del pesco una malattia fungina che arriccia e fa cadere le sue foglie.

Inoltre se vuoi  un esemplare davvero bello, rigoglioso e composto occorre saperlo potare.

Tuttavia questi sacrifici ti permetteranno di avere una pianta da frutto molto ornamentale e che produce frutta di alta qualità.

Se poi sei un appassionato  e cerchi fra gli alberi di pesco una varietà insolita   cerca e acquista una piantina di pesco di una vecchia varietà.

Per esempio pianta una varietà tardiva che fruttifica quando già è finita commercialmente la stagione delle pesche per poterle gustare freschissime colte direttamente da te.

Io amo molto una varietà di pesche dette “della vigna” che un tempo venivano piantate accanto ai filari di vite e servivano come frutta al tempo della vendemmia.

Sì perché queste  particolari varietà maturano al tempo della raccolta dell’uva.

Sono pesche piccole molto profumate e saporite e anche gli alberi di pesco di queste varietà sono di altezza e ingombro contenuti.

Inoltre la pianta è più resistente rispetto agli alberi di pesco moderni.

Ogni zona aveva la sua particolare cultivar, purtroppo molte sono andate perdute, ma alcuni appassionati facendo un lavoro di ricerca e di recupero sono riusciti a salvarne parecchie.

Se vuoi un pesco robusto e particolare pianta una di queste cultivar cercando pazientemente un vivaista che venda piantine di “pesco della vigna” che un tempo   vivevano accanto alle viti.

Non solo così contribuirai a diffondere una pianta antica che si va perdendo ma  avrai la soddisfazione di gustare in autunno un tipo di pesche con un sapore e un profumo intenso e particolare che non si trovano presso la grande distribuzione.

Spero con queste mie parole di averti  informato sugli alberi di pesco in generale e instillato la curiosità di cercare qualche varietà particolare.

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