La pianta di annona fra i frutti esotici cresce in Calabria

La pianta di annona produce dei frutti esotici che poche persone  in Italia conoscono.

Pianta di annona

pianta di annona

La pianta di annona non è solo una presenza comune nel Sud America e nei paesi dell’Africa del Sud ma è una pianta che si è ambientata così bene in Calabria che in questa zona del nostro Sud se ne coltiva una varietà tipica che ha ottenuto persino il De.c.o.(Denominazione Comunale di Origine).

La pianta di annona ha un sapore dolce e aromatico tipicamente esotico molto apprezzato dai calabresi che da generazioni degustano “u nonu” nome dialettale della pianta di annona in Calabria.

Peccato che i frutti esotici, dal profumo e dal sapore veramente gradevole, che la pianta di annona produce abbiano un difetto: si conservano per poco tempo e con difficoltà.

Per conservarli più a lungo le popolazioni locali li trasformano in diversi prodotti dolciari tradizionali come il gelato, il sorbetto, la marmellata e in deliziosi dessert.

Questa pianta vegeta in piena terra nelle zone più riparate del Sud Italia.

Anche  al Centro e al Nord  prospererà ugualmente bene in un grosso vaso che andrà ritirato in serra fredda o in altro ambiente a temperatura controllata quando il freddo si farà sentire.

frutti esotici prodotti dalla pianta di annona sono più di uno perché annona è un genere che indica  più tipi di piante.

Abbiamo l’Annona cherimola di cui mi occuperò in questo articolo, l’annona muricata detta anche Graviola, recentemente venuta alla ribalta perché si è affermato che contrasta il cancro, e l’annona squamosa che è  una di quelle  più coltivate nei paesi tropicali.

Questi sono i tipi più comuni di Annona e tutti portano frutti esotici dal profumo e dal sapore delizioso molto particolare e raffinato tanto che si sono meritati il nome di zucchero-mele (sugar-apples) in inglese.

In questo post voglio farti  scoprire  questa pianta esotica e  il suo frutto che così raramente di trova in vendita  in Italia ed è un vero peccato.

Dagli altipiani andini alle coste calabresi

L’annona cherimola è una pianta originaria degli altipiani andini e molti esperti concordano che la zona di origine della pianta di annona cherimola si trova nella provincia di Loja  nell’Equador meridionale.

Le valli andine di questa provincia caratterizzate da un clima  subtropicale piuttosto secco costituiscono l’habitat ideale di questa pianta che vi vegeta rigogliosa sia in coltivazione che selvatica.

Ancora oggi in questa zona crescono selvatici vari tipi di annona che hanno dimostrato una grande variabilità nelle caratteristiche della frutta e nella forma delle piante.

Rappresentano una preziosa biodiversità da tutelare che fornisce informazioni preziose su questa  pianta e indicazioni sull’habitat ideale di questa specie.

L’Annona cherimola è conosciuta da migliaia di anni dalle popolazioni andine ed  era chiamata Chirimuya  dal popolo Inca che la conosceva e l’apprezzava.

I frutti dell’annona non solo del tipo cherimola ma anche di altri tipi di questo genere, come l’annona squamosa e l’annona muricata, erano già utilizzati prima della venuta degli Inca come fonte di cibo dalle popolazioni locali andine del Centro America.

La pianta di annona nei suoi vari tipi dopo essersi naturalizzata  nelle valli della Columbia e della Bolivia si è poi spostata in Sud America dove nelle valli del Cile e in Brasile veniva coltivata già ai tempi degli Inca.

Vi sono rappresentazioni della pianta di annona su antiche ceramiche peruviane che attestano che queste antiche popolazioni conoscevano e coltivavano questa pianta.

In questa foto puoi vedere un vaso a forma di annona datato fra il 1000 e il 700 a.C. creato da una popolazione pre-colombiana e custodito nel Museo di Santiago in Cile.

Sono numerosi gli studiosi che affermano che non si tratta  della pianta di annona cherimola ma di un altro tipo di annona l’annona muricata.

Molti esperti affermano che il Perù  sia un centro di origine dell’annona mentre altri studiosi dicono che questa pianta e il suo frutto vi fossero sconosciuti sino al momento in cui nel 1629 un missionario Padre Bernabè Combo, gesuita, naturalista e scrittore spagnolo, non inviò i semi dall’Equador.

Tredici anni dopo la pianta di annona cherimoya veniva comunemente coltivata in Perù e il suo frutto era venduto al mercato di Lima.

Fu in quegli anni che la coltivazione dell’annona si diffuse nelle aree temperate del Costa Rica e degli altri paesi dell’America Centrale dove oggi è coltivata comunemente.

Nel 1790 la pianta di annona cherimola fu introdotta nelle Hawaii dove ancora oggi è sporadicamente coltivata  e si è ben naturalizzata nelle foreste montane secche di queste isole.

Nel 1785 ha raggiunto la Giamaica dove viene coltivata e si trova inselvatichita sulle colline ad un’altitudine di circa 1500 m.

Nel 1757 la pianta  di annona fu portata in Spagna dove rimase un albero coltivato solo marginalmente sino al 1940-1950 quando  divenne una coltivazione importante sulle pendici montuose della Sierra Nevada nella provincia di Granada.

L’accresciuto interesse per questa pianta tropicale è stato causato dal fatto che i numerosi  alberi di arancio coltivati in quella zona si erano ammalati e quindi hanno dovuto essere abbattuti.

Nel 1953 vi erano più di 106 ettari in quella regione coltivati con piante di annona.

Nello stesso periodo la coltivazione dell’annona in Spagna si  diffuse anche alle Canarie e nella provincia di Malaga dove questa pianta tropicale prospera  a causa del clima mite e ventilato.

La pianta di annona viene coltivata con successo anche nelle Filippine ma ad altitudini elevate a causa del clima umido e troppo piovoso che  si trova nelle zone più basse di questo paese asiatico.

Negli Stati Uniti, precisamente nello stato della California, furono piantati nel 1871 semi di annona che provenivano dal Messico.

Nel 1936 vi erano più di 9.000 piante di annona coltivate in questo stato ma purtroppo una forte gelata, che si è verificata nel 1937, uccise gran parte di queste piante.

Oggi i frutteti commerciali di annona cherimola in America sono ridotti a meno di 42 ettari situati nella zona più riparata e calda dello stato dalle parti di San Diego.

Nel 1797 vi fu la prima semina in Italia di annona cherimola a Palermo presso l’Orto Botanico di questa città.

Con il tempo questo albero da frutto tropicale  si è diffuso in alcune aree della Conca d’Oro, lungo le coste della riviera ionica siciliana specialmente nella zona di Roccalumera nella Sicilia orientale.

Anche nelle zone vicine alla  città di Reggio Calabria vi sono delle coltivazioni di annona in questi luoghi la pianta di annona si è insediata verso la  prima metà del 1800.

Si riteneva che questa specie potesse  costituire una valida alternativa alle coltivazioni di agrumi perché questa pianta ha le loro stesse esigenze sia climatiche che colturali.

Inoltre la pianta di annona produce uno dei frutti più squisiti e ricercati della frutticultura tropicale morbido e profumato con gusto zuccherino ma nello stesso tempo aromatico.

Questa pianta in Calabria e in Sicilia è coltivata spesso in consociazione con gli agrumi e vecchi esemplari fanno bella mostra di sé nei giardini di antiche ville retaggio di quel gusto per le piante esotiche che si diffuse presso le classi benestanti e colte fra il XVIII e il XIX secolo.

Tuttavia coltivazioni specializzate non sono mancate spesso con varietà pregiate importate dalla Spagna.

Però la coltivazione intensiva  della pianta di annona non si è diffusa nel nostro Sud d’Italia.

Oggi questa pianta tropicale viene coltivata non tanto in modo intensivo ma con esemplari sparsi in tutta la zona costiera calabrese che va da Bagnara Calabra a Gioiosa Ionica.

Le piante di annona che vivono nella zona calabrese e in particolar modo nei pressi della città di Reggio si sono conquistate la Denominazione Comunale di Origine (De.c.o.) “Annona di Reggio”.

Questo ambito riconoscimento si applica non solo per gli esemplari piantati nelle vicinanze della città ma anche per quelli che vivono nei comuni della provincia in zone particolarmente vocate.

Il termine Annona di Reggio Calabria De.c.o. comprende differenti varietà della specie Annona cherimola sia quelle commerciali di origine spagnola come la “Fino de Jete” sia le varietà locali dette anche varietà deformi perché spesso il frutto si presenta deformato.

Queste particolari varietà, ricavate si ritiene da semi, sono state spontaneamente selezionate dagli agricoltori calabresi locali nel corso del tempo e si trovano  specialmente  lungo la fascia costiera collinare a ridosso del mare.

Vengono considerate più profumate e gustose delle varietà commerciali e sono le preferite dagli abitanti del posto che da sempre gustano “u nonu” che curiosamente nel dialetto calabrese non è femminile ma maschile.

Purtroppo questo frutto largamente consumato ai tropici e nell’America del Sud in Italia è difficile reperirlo se non nelle zone dove è possibile coltivare la pianta di annona.

Questo frutto delizioso matura rapidamente ed è di difficile conservazione quindi è raro trovarlo in vendita nelle zone non vocate per la coltivazione della pianta di annona.

I pochi esemplari che  è possibile acquistare nel nostro paese sono venduti a caro prezzo.

Provengono dalla Spagna che è una delle maggiori produttrici  ed esportatrici del frutto di questa pianta tropicale.

In Spagna le numerose coltivazioni della pianta di annona  sono situate in special modo a Sud della Sierra Nevada nella valle di Almunecar.

Descrizione della pianta di annona

 

L‘annona appartiene alla famiglia delle Annonacee e Annona è il genere di numerose piante simili tutte tropicali.

Sotto la denominazione  del genere annona vi sono circa una sessantina di specie,  alcune delle quali producono dei  frutti grossi più o meno come un melone con polpa morbida e gustosa.

Le più importanti specie coltivate  di annona sono: l’annona squamosa,   l’annona muricata (la famosa graviola venuta alla ribalta per le sue proprietà antitumorali), l’annona reticulata e l’annona cherimola  una delle più note e coltivate.

In questo capitolo descriverò l’annona cherimola.

La pianta dell’annona cherimola si presenta come un piccolo albero eretto a chioma aperta alto al massimo 7 metri, con lunghi rami grigiastri e pelosi.

Le foglie sono alterne, semplici, ellittiche, con venature prominenti, lunghe dai 10 ai 15 cm e larghe dai 7  ai 10 cm, hanno un colore verde opaco superiormente e sono pelose nella pagina inferiore.

Le radici della pianta di annona si sviluppano da un corto fittone  e l’apparato radicale è superficiale, sottile e piuttosto delicato ed è per questo che i giovani alberi di annona cherimola abbisognano di un tutore che tenga ben fermo il tronco e che giunga sino alla chioma.

Questa pianta di origini tropicali è sempreverde  nel suo habitat naturale  mentre se le temperature scendono  si comporta  come caducifoglia.

I fiori appaiono su piccoli rametti pelosi che si formano lungo i rami e sono solitari o in gruppi di due o tre.

Se il clima è tropicale  sbocciano in diversi momenti dalla primavera sino a metà estate mentre nelle zone dove le temperature sono più differenziate come in Calabria e in Sicilia l’annona cherimonia  inizia a fiorire dal mese di maggio e la fioritura si protrae per alcuni mesi.

I fiori sono piccoli hanno 3 petali lunghi e carnosi, bianchi internamente e verdastri superficialmente, sono molto profumati  e hanno una durata  di circa 3 giorni.

Sono protogini ovvero ad una fase femminile, che dura circa due giorni, ne segue un’altra maschile che dura circa 12 ore.

Inoltre sono sincroni cioè tutti i fiori di quella data pianta di annona quando sono aperti sono tutti nella fase maschile o in quella femminile.

Questo complesso meccanismo non permette l’autofecondazione dei fiori ed è una accortezza che le piante di annona hanno sviluppato per aumentare il patrimonio genetico dei semi e rafforzare così la specie.

A causa di  questo  sistema particolare  nelle piante di annona l’impollinazione risulta difficoltosa e spesso, specialmente dove questa pianta viene coltivata intensivamente, si ricorre all’impollinazione manuale.

Anche a livello amatoriale se i fiori vengono impollinati manualmente aumenta il quantitativo di frutti prodotti dalla pianta inoltre viene ridotto il numero dei frutti piccoli o deformi.

In pratica si tratta di raccogliere il polline dei fiori maschili con un pennello per poi trasferirlo subito ai fiori di un’altra pianta di annona cherimola che sono nella fase femminile.

E’ possibile conservare questo polline maschile in frigorifero ma non più di una notte.

Nel suo habitat naturale si sospetta che piccoli insetti del genere dei coleotteri o degli emitteri attratti dal soave profumo dei fiori della pianta  di annona si incaricano di impollinarli.

Le api non vanno bene perché il loro corpo è troppo grande per penetrare tra gli stretti e carnosi petali femminili che si aprono completamente solo nella loro fase maschile.

Quale sia esattamente l’impollinatore dei fiori dell’annona cherimola rimane ancor oggi un segreto gelosamente custodito da quelle foreste che costituiscono il suo habitat naturale.

Dopo 5-8 mesi dall’impollinazione maturano i frutti che sono in realtà un’infruttescenza costituita da 60-70 frutti.

Ognuno dei quali contiene un seme bruno avvolto da una polpa bianca, aromatica, della consistenza  del burro con un sapore dolce simile all’ananas e alla banana.

La forma del frutto è ovale leggermente allungata, è lungo dai 10 ai 20 cm, con una  buccia di colore verde grigio a maturazione, sottile e liscia con protuberanze più o meno accentuate.

La polpa si stacca con facilità dai semi che sono grandi, lucidi, lisci e di colore nero.

A maturazione un frutto ben formato pesa dai 200 ai 400 g ma in  alcune varietà e in condizioni favorevoli i frutti di questa pianta tropicale  possono raggiungere il chilogrammo di peso.

Si nota l’avvenuta maturazione perché il frutto maturo emana un dolce gradevole profumo e al tocco delle dita la buccia è morbida e cede leggermente.

I frutti  della pianta di annona cherimola maturano scalarmente da ottobre a novembre mentre i frutti che si sono formati con l’ultima fioritura di fine estate giungono a maturazione nella primavera successiva.

Come coltivare la pianta di annona

La pianta di annona cherimola è originaria delle aree tropicali ma il suo habitat ideale si trova ad altitudini superiori ai 1000 metri come accade  negli altipiani andini dell’Equador dai quali deriva.

Per questo motivo vegeta bene anche se il clima è subtropicale o temperato caldo in pratica resiste bene nelle zone dove è possibile coltivare in piena terra i limoni e i cedri.

Le temperature ottimali per il suo sviluppo si situano fra i 18 e i 25° C in primavera estate mentre d’inverno non devono scendere al di sotto dei 5-18° C.

Se scendono sotto lo 0 la pianta  subisce gravi danni inoltre la pianta di annona cherimola, che è la più resistente fra le annone, patisce le gelate.

Pensa che l’annona muricata detta anche graviola, così ricca di principi officinali, non può scendere come temperatura al di sotto dei 15° C quindi anche nelle zone più calde del nostro meridione è necessario proteggerla con una serra.

Per quanto riguarda il terreno invece l’annona cherimola è una pianta adattabile che vuole terreno ben drenato e moderatamente fertile e si adatta a diversi tipi di suolo sia leggero che pesante purchè non abbia ristagni di acqua.

Gli alberi di annona cherimola non vanno innaffiati o vanno innaffiati molto poco durante l’inverno.

Invece hanno bisogno di un apporto idrico costante durante la fase vegetativa perché se soffrono la siccità vi è cascola dei frutti e tendono a perdere le foglie esponendo i frutti alle scottature.

Se si vuole una fruttificazione abbondante e alberi rigogliosi occorre concimarli con concime organico  sia in autunno che in primavera alla ripresa vegetativa.

La pianta di annona cherimola preferisce un’esposizione soleggiata ma riparata dai forti venti che danneggiano pianta e frutti.

La posizione ottimale è una posizione soleggiata ma arieggiata in prossimità del mare con giornate calde ma con notti fresche.

Per quanto riguarda la potatura questa pianta ha legno fragile quindi bisogna sviluppare rami forti e corti che possano ben sopportare il peso dei frutti senza spezzarsi.

Alleva  la pianta di annona cherimola a vaso ampio con due forti branche a un metro massimo due metri dal tronco e non far superare ai rami la lunghezza di due metri.

Asporta  i rami troppo vicini che creano competizione e accorcia  i rami di un anno per evitare che le formazioni fruttifere si spingano troppo in alto.

La pianta di annona cherimola produce frutti sui rami cresciuti  l’anno precedente.

Per quanto riguarda la propagazione due sono i metodi che si possono impiegare: quello della semina e quello dell’innesto.

Le piantine create tramite la semina daranno origine a piante di lenta crescita e quindi di fruttificazione lenta mentre invece le piante innestate inizieranno a dare frutti 4-5 anni dopo la loro piantagione.

Naturalmente è preferibile acquistare due belle piantine di annona cherimola innestate così saprai esattamente che varietà hai acquistato  perchè saranno identiche alla pianta madre e ti daranno più rapidamente frutti qualitativi.

 

Proprietà del frutto dell’annona cherimola

I frutti di questa pianta tropicale  contengono una impressionante quantità di vitamine, di minerali e di altre sostanze utili all’alimentazione e per la salute umana.

Questo frutto è molto calorico perchè contiene  zuccheri per il 20% e proteine quindi 100 g  di frutto equivalgono a 75 calorie circa.

100 g di questo frutto contengono: 15,8 g di carboidrati, 0,2 g di grassi, 2,2 g di fibre e 1,8 g di proteine quindi si tratta di un frutto nutriente e calorico.

Ha un buon contenuto di vitamina C e di vitamine del gruppo B  in special modo la  vitamina B-6 utile per placare l’irritabilità, la tensione nervosa e il mal di testa.

Questo frutto è ricco di minerali quali  rame, magnesio, ferro e  manganese con un buon livello di sodio e di potassio che aiutano la circolazione e il cuore.

Contiene un notevole quantitativo di fibra così importante per regolarizzare le funzioni intestinali.

Però la più importante proprietà del frutto della pianta di annona cherimola è il suo elevato  contenuto di sostanze antiossidanti che ne fanno un frutto estremamente benefico per tutto il nostro organismo.

Insieme alla vitamina C queste sostanze aiutano il nostro corpo a sviluppare una maggiore resistenza contro gli agenti infettivi e contrastano i radicali liberi così dannosi per l’organismo.

Inoltre queste sostanze antiossidanti sono benefiche per le cellule e rallentano il processo dell’invecchiamento.

Sono molti i frutti tropicali ricchi di vitamina C e di antiossidanti fra i quali alcuni agrumi sono al primo posto.

Conclusioni

Le piante da frutto tropicali, spesso poco conosciute nel nostro paese, non cessano di stupire per le tante  qualità dei loro frutti che ne fanno piante preziose non solo nei paesi dove vengono comunemente coltivate ma anche per quelle popolazioni che non hanno la fortuna di poterle coltivare il piena terra.

Inoltre anche le piante in se stesse sono affascinanti  con dei metodi di impollinazione e di propagazione davvero particolari.

Per esempio la pianta della papaya, un’altra pianta tropicale di cui ho scritto un post in questo blog. produce alternativamente  fiori maschili e fiori femminili  quindi la stessa pianta può fiorire un anno con fiori maschili e l’anno dopo con una fioritura femminile che darà frutti.

Il metodo di impollinazione della pianta di annona cherimola è ancora più particolare perché sono i fiori stessi che passano da uno stadio maschile a uno femminile nel giro di poche ore.

Inoltre  sarei proprio curiosa di conoscere l’insetto che riesce a introdursi in un’apertura così esigua com’è quella dei fiori femminili per fecondarli.

Le remote regioni dove vive la pianta di annona selvatica impediscono che questo segreto  sia svelato con facilità.

La natura ha dato attraverso il mondo vegetale piante straordinarie proprio a quelle popolazioni povere e prive di  nutrimento che ne avevano più bisogno.

Consumare un frutto di annona cherimonia significa non solo alimentarsi con un cibo ricco e completo ma anche ingerire  numerose sostanze utili per l’organismo umano.

Sostanze, prime fra tutti gli antiossidanti, che farebbero molto bene anche a noi europei  penalizzati da un’alimentazione squilibrata e da un ambiente inquinato.

Purtroppo questo frutto prezioso ha un difetto non da poco che è quello di essere poco conservabile, al massimo si conserva fuori dal frigorifero per uno o due giorni.

Non lo si può raccogliere acerbo perché staccato dalla pianta arresta la sua maturazione.

Quindi se vuoi gustarlo al meglio non ti resta che cercarlo e avere la fortuna di trovarlo in uno dei negozi specializzati che lo vendono e  mettere mano al portafoglio.

Però se hai la possibilità di coltivare la pianta di annona, una pianta davvero preziosa, non esitare e prendine due piantine che collocherai in un posto riparato in piena terra oppure in una grossa conca da ritirarsi in serra fredda come succede per gli agrumi.

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